Caro don Piergiorgio

siamo stati sorpresi/e e sconcertati/e nell'apprendere dalla stampa di giovedì 14 febbraio un comunicato che, correttamente, avrebbe potuto essere emesso soltanto dopo un successivo incontro, come concordato tra te e don Franco in data 5 febbraio, durante il colloquio avvenuto nella sede della comunità.
Dopo che il nostro presbitero ci ha comunicato il tenore e il contenuto del colloquio, abbiamo redatto, in data 13 febbraio, la lettera che alleghiamo (qui di seguito).

 

Pinerolo, 14 febbraio 2002

 

Caro don Piergiorgio,

 

vescovo e fratello nella fede in quel Dio della pace dal quale, in comunione con te, traiamo la forza e la speranza per continuare a sognare e costruire un mondo di giustizia, solidarietà, amicizia e amore,

 

siamo i fratelli e le sorelle della comunità cristiana di base di Pinerolo.

 

Ti scriviamo dopo che il nostro presbitero don Franco Barbero ci ha comunicato i contenuti del colloquio avuto con te il giorno 5 febbraio.

 

Nella nostra comunità è prassi consolidata il confronto aperto, schietto e fraterno ove ci sia un conflitto o una differenza di vedute. Quando ciò accade si parla, ci si ascolta, ci si arrabbia, si cerca di convivere con le differenze. E' un metodo che funziona, del quale siamo debitori alla scuola della nonviolenza e soprattutto, considerando l'eterogeneità di esperienze tra i discepoli e nelle prime comunità cristiane, al Vangelo.

 

I cardini della vita della nostra comunità sono due: il gruppo biblico e la celebrazione dell'Eucarestia settimanale; al centro c'è la Parola di Dio che cerchiamo nella Bibbia e nella vita quotidiana.

Così almeno vorremmo che fosse sempre ma, da peccatori e peccatrici quali siamo, sappiamo che non è sempre così, che a volte mettiamo noi stessi e noi stesse al centro e non l'Eterno e la Sua Grazia.

E' forse questo uno di quei momenti? Ci stiamo allontanando dall'evangelo di Gesù?

Siamo consapevoli che alcune posizioni teologiche possano sembrare lontane dalla tradizione, ma sono così lontane anche dal Vangelo? Ti assicuriamo che sono state assunte dopo studio, riflessione, confronto, ascolto e convivenza, soprattutto con chi è più emarginato o emarginata; però prima dei libri di teologia abbiamo sempre aperto il Vangelo.

 

Dentro le differenze e attraverso la reciproca conoscenza, nutriamo la fiducia che si possa convivere in vista di quel sogno comune che ci unisce: l'accoglienza e la costruzione del Regno dei cieli.

 

Per questo vorremmo incontrarci con te e con le persone che tu riterrai utili per il confronto e nel luogo che ti sembrerà più adatto.

 

Avremmo pensato entro la Pasqua, può andare bene?

Se ci puoi far sapere qualcosa entro la fine del mese, te ne saremmo grati.

 

Ti ricordiamo nelle nostre preghiere; anche tu ricordaci nelle tue.

 

Un fraterno saluto di pace.

 

 

Pinerolo, 13 febbraio 2002

 

I fratelli e le sorelle della comunità cristiana di base

 

 

seguono le firme di alcuni fratelli e sorelle della comunità:


Luisa Bruno

Cristina Treccani

Carla Galetto

Caterina Pavan

Beppe Pavan

Cristina Rinaudo

MariaGrazia Bondesan

Giorgio Violato

Silvio Mura

Lupi Doranna

Maria Del Vento

Franca Avaro

Ugo Petrelli

Sara Spinardi

Katia Petrelli

Fiorentina Charrier

Sclafani Antonella

Marika Petrelli

Luciana Bonadio

Scialabba Pietro

Dore Francesca

Galetto Franco

Merletti Angelo; Bordino Domenico

Siccu Marco Luigi

Dario Robasto

Murzio Chiara

Marcello Guido

Spinardi Domenico

Caterina Manzi

Nico Ferrero

Angelina Digiacomo

Maria Franca Bonanni

Frau Giuseppa

Domenico Ghirardottti

Maria Paola Pussetto

Valentina Pazè

Liliana Brun

Fulvio Crivello

Paolo Sales

Roberta Reale

Francesco Giusti

Carmignoli Oscar

Maurizio Perricone

Memo Sales

Mininni Marianna