COMUNICATO VESCOVO DI PINEROLO

È con profondo dolore che intervengo in seguito all’articolo apparso su La Stampa del 13 di Febbraio 2002 dal titolo: “Quel prete scomodo che sposa le coppie gay”.

Già i vescovi miei predecessori hanno preso posizione con fermezza con dichiarazioni formali di questo tenore circa la dottrina predicata e la prassi seguita da Franco Barbero, ordinato presbitero nella Chiesa cattolica che è in Pinerolo.

Innanzitutto Franco Barbero, negando i misteri principali della Fede: Trinità, Divinità di Cristo e Incarnazione, non è più in comunione con le Chiese e le Comunità ecclesiali. In particolare è fuori della comunione con la Chiesa cattolica perché nega la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, la maternità verginale di Maria, il Ministero ordinato e il ruolo del Magistero come guida della Chiesa.

Non agisce in comunione e in obbedienza al vescovo e alla Chiesa diocesana, tanto che in essa non esercita più alcun ministero pastorale riconosciuto.

Anche le sue posizioni in materia morale e le celebrazioni di pseudo-matrimoni a lui attribuiti di persone omosessuali sono in netto e grave contrasto con la dottrina della Chiesa cattolica.

Da circa trent’ anni, i vescovi di Pinerolo hanno cercato il dialogo e il confronto con Franco Barbero. Ma egli con i suoi scritti, la sua predicazione e la sua prassi ha sempre manifestato la decisione di non accettare e accogliere la dottrina cattolica, incurante di restare in comunione con la medesima Chiesa.

Da tempo ci sono tutte le condizioni per le pene canoniche previste dallo stesso Codice di Diritto Canonico e nelle quali si incorre per le scelte operate pubblicamente: lo stesso Franco Barbero dovrebbe trarne le conclusioni. Se non si è giunti alla determinazione di irrogarle è perché la sua posizione, con evidenza, lo pone già fuori dalla comunione con la Chiesa cattolica.

La Chiesa diocesana ha sempre tenuta aperta la porta del dialogo, senza però ricevere da Franco Barbero alcun segno, anche minimo, di accoglienza dei reiterati inviti a rivedere le proprie posizioni.

È con amarezza e dolore che devo dire ai fedeli appartenenti alla Chiesa cattolica e all’opinione pubblica qual è la reale posizione di Franco Barbero e come, di fatto, egli stesso continuando su questa strada si metta fuori dalla comunione ecclesiale.

X Pier Giorgio Debernardi