Intervento di Frei Betto, esponente della "teologia della liberazione", al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre

"ll panorama mondiale, oggi, non merita celebrazioni, eccetto che per il 20% della popolazione mondiale che, nell'emisfero Nord, assorbe 1'80% della produzione industriale del pianeta. secondo la Banca Mondiale, su sei miliardi di abitanti, 2.8 miliardi di persone sopravvivono con un reddito mensile infe-riore a 60 dollari, e 1.2 con meno di 30 dollari. Più di un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso all'acqua potabile. Circa 125 milioni di bambini in età scolare non vanno a scuola. Al vertice, appena quattro cittadini statunitensi- Bill Gates, Paul Allen, Warren Buffett e Larry Ellison -possiedono insieme una fortuna equivalente al prodotto interno lordo di 42 nazioni povere con una popolazione di 600 milioni di abitanti. E 447 miliardari hanno un reddito equivalente a quella della metà della popolazione mondiale. Appena 200 imprese transnazionali controllano il 28% della ricchezza mondiale. Alla fine, si privatizza la ricchezza e si globalizza la miseria. Non c'è un solo Paese controllato dal Fmi che abbia almeno raggiunto gli indici sociali di Cuba.

Suona ironico sentir parlare che si ricorre al Fmi per salvare il Paese dalla crisi, soprattutto in America Latina, la cui crisi è cronica e non presenta il minimo segnale di superamento finche perdurano queste strutture che provengono dalla disuguaglianza sociale"