Giovanni Franzoni [Varna (Bulgaria), 1928. Ha trascorso la sua giovinezza a Firenze, dove ha lavorato nella DC. Maturata la vocazione sacerdotale nell'Azione Cattolica, ha frequentato il Collegio Caprinica a Roma e ha poi studiato teologia al Sant'Anselmo. Rettore del collegio di Farfa, nel marzo 1964 è eletto abate dell'Abbazia di S. Paolo fuori le mura a Roma.

Partecipa come padre conciliare alle ultime due sessioni del Concilio Vaticano II.

Le sue prese di posizione contro il concordato tra Stato e Chiesa e contro la guerra nel Vietnam, come la solidarietà espressa alle lotte operaie nel 1969 e nel 1970, gli procurano l'ostilità del Vaticano e nel 1973 è costretto a dimettersi dalla carica di abate.

Nel 1974 prende posizione per la libertà di voto dei cattolici per il referendum sul divorzio e viene sospeso a divinis.

In occasione delle elezioni politiche del 1976, annuncia che voterà per il PCI e il 2 agosto dello stesso anno viene ridotto allo stato laicale.

Animatore di comunità cristiane di base, collabora, dalla fondazione con la rivista ecumenica "Com-Nuovi tempi" (dal 1989 "Con- fronti"). E redattore del mensile "lnput". Tra i suoi libri: La terra è di Dio, Com 1973; Omelie a S. Paolo fuori le mura, Idoc-Mondadori1974; Tra la gente, Com 1976; Il posto della fede, Coines 1977; Il diavolo mio fratello, Rubbettino 1986; tr. tedesca, Der Teufel mein Bruder, Koesel-Ver; Le tentazioni di Cristo, Rubbettino 1990; La solitudine del samaritano, Theoria 1993; Giobbe, l'ultima tentazione, Com Nuovi Tempi 1998; Lo strappo nel cielo di carta, EdUP 1999