Il governo irlandese “La Chiesa cattolica ha coperto i pedofili”

di Giacomo Galeazzi

“La Stampa” del 27 novembre 2009

Un prete ha ammesso di aver abusato di oltre 100 bambini, un altro di aver violentato «un bambino ogni due settimane» nel corso di 25 anni di sacerdozio, un parroco denunciato per un caso ha confessato di averne compiuti altri sei. La Chiesa cattolica ha coperto per decenni centinaia di abusi pedofili e crudeltà compiuti da sacerdoti a Dublino. Violenze e stupri anche nelle scuole e nelle istituzioni per ragazzi «difficili» gestiti da ordini religiosi. «Quattro arcivescovi ossessionati dalla segretezza hanno protetto i responsabili e la loro reputazione ad ogni costo, mentre le autorità civili si voltavano dall’altra parte e concedevano l’immunità alla Chiesa», denuncia il rapporto della Commissione presentato dal ministro della Giustizia Dermot Ahern. «I colpevoli di questi orribili crimini verranno perseguiti», ha promesso il ministro, per il quale le vittime di queste violenze «oggi possono dire, avevamo ragione, e siamo stati finalmente creduti».

L’attuale arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin ha offerto «personalmente ad ognuno dei superstiti scuse, dolore e vergogna per gli errori devastanti del passato», deplorando l’atteggiamento dei vertici ecclesiastici che coprirono le violenze: «Il male causato ai bambini non potrà mai essere riparato e nessuna scusa sarà mai sufficiente». Il giudice Yvonne Murphy per tre anni ha indagato su quanto avveniva in una delle più grandi diocesi d’Europa e in 700 pagine documenta 45 casi tra il 1975 e il 2004: «La reputazione della Chiesa veniva prima della protezione di bambini indifesi. L’unica preoccupazione era mantenere la segretezza, evitare scandali, salvaguardare i beni e il buon nome della Chiesa». Chiamati in causa sono gli arcivescovi McQuaid, Ryan, McNamara e il cardinale Connell che spinse per processi segreti secondo la legge canonica, conclusi con due preti spretati. Pur essendo al corrente delle denunce, non segnalarono i preti colpevoli alle autorità giudiziarie. I sacerdoti pedofili venivano al massimo trasferiti in altre parrocchie: lì in molti casi, trovavano addirittura nuove «prede»

Intanto, davanti alla sentenza che in Argentina introduce il matrimonio tra uomini, la Chiesa

condanna le nozze gay come «assolutamente illegali» e stigmatizza «un grave precedente legislativo

che scardina l’ordinamento giuridico familiare e l’istituzione-matrimonio da sempre costituita

sull’unione tra uomo e donna».