Ior, la Procura apre un'inchiesta "Quel misterioso conto corrente"

di e.l.

“la Repubblica” del 31 maggio 2010

La Procura di Roma ha avviato un' indagine su un misterioso conto aperto nel 1976 dall' Istituto Opere Religiose (Ior) - la banca del Vaticano - nella filiale della Banca di Roma di via della Conciliazione a 150 metri da Piazza San Pietro. Secondo la trasmissione "Report" - che ieri ha dedicato una puntata alla controversa gestione dei beni mobiliari e immobiliari della Santa Sede - gli inquirenti sospettano che soggetti «valutariamente residenti in Italia abbiano usato lo Ior come schermo per transazioni che nascondevano reati come truffa, evasione fiscale e riciclaggio». Sul conto sono girati vorticosi giri di assegni e bonifici (nel 2007 con saldi mensili tra 32 e 80 milioni) spesso anonimi. La situazione irrituale - ha raccontato all' inviato di Report Paolo Mondani un ex dirigente di Banca di Roma - viene segnalata a Marco Simeon, referente di Cesare Geronzi per i rapporti con il Vaticano ma l' ispezione interna è rimasta ferma per due anni. A fianco dell' indagine della Procura, anche la Banca d' Italia ha acceso un faro sul conto dopo la segnalazione del versamento da parte di un monsignore di un assegno proveniente da un condannato per mafia. Quest' inchiesta è ancora in corso e coperta da segreto. Ma via Nazionale ha chiesto a Banca Roma (oggi Unicredit) e ad altre quattro istituti da cui sono emersi rapporti simili con lo Ior (Bnl, Credito Artigiano, Banca del Fucino e Intesa San Paolo) di rivedere le loro pratiche. E Unicredit da dicembre 2009 considera la finanziaria vaticana come una banca estera per stringere di più i controlli. Report, dopo lo scandalo di Affittopoli, ha messo la lente anche sul patrimonio immobiliare di Propaganda Fide, una delle società immobiliari del Papa, forte di beni per 8 miliardi gestiti per anni dal Cardinale Crescenzio Sepe, che nel 2001 aveva tra i suoi consiglieri Angelo Balducci, il gentiluomo di Sua santità coinvolto nelle inchieste sul "sistema" Anemone. Lo stesso costruttore si è occupato di diversi lavori sulle case dell' ente, molte delle quali sono finite in affitto a personaggi della politica e dello spettacolo o vendute loro a prezzi sospetti. Come quella girata all' ex ministro Pietro Lunardi per un prezzo, ristrutturazione compresa, di 3,32 milioni contro un valore reale secondo Report di8 milioni. Propaganda Fide gode di vantaggi fiscali su questi beni come l' esenzione dall' Ici per quelli usati non esclusivamente per fini commerciali (basta celebrarvi una messa all' anno...). La città di Roma "perde" ogni dodici mesi - secondo i calcoli di Report - 60 milioni mentre lo Stato non ne incassa 400600. La Chiesa usufruisce di esenzioni erariali sulle donazioni, paga il 50% delle imposte con gli enti ecclesiastici (tra Ires e Irap siamo a 500 milioni di risparmi l' anno) e incassa circa 250 milioni di contributi statali per l' organizzazione di grandi eventi. Dai contribuenti italiani riceve 1 miliardo grazie all' 8 per mille. Solo il 20% di questo montagna d' oro, secondo i calcoli di Attilio Nicora, Cardinale presidente dell' amministrazione della Santa sede, viene usato per iniziative di carità. Il 35% va al sostentamento del clero e il 45% a esigenze di culto. La Chiesa nel 2009 ha speso 9 milioni in spot per promuovere l' 8 per mille e ne ha destinati 7 in tutto per i terremoti di L' Aquila e Haiti. -