ARTICOLI DEL 2025

La Palestina non ha bisogno di parole di Barbara Spinelli - Il Fatto Quotidiano del 5 agosto 2025 - Il gesto inutile. Molti Paesi occidentali promettono di riconoscere lo Stato palestinese. I gazawi vogliono la fine delle proprie sofferenze Ma l’Europa è fuori tempo massimo: non potrà più dire “non sapevamo”

Intervista - “Molti israeliani sono diventati indifferenti al genocidio di Gaza” di Clothilde Mraffko - Il Fatto Quotidiano 4 Agosto 2025 - “L’opposizione non c’è, l’opinione pubblica non reagisce. I miei antenati ebrei uccisi dai nazisti mi chiedono di combattere contro l’apartheid imposta da Netanyahu”

Palestina, l’isola che non c’è - Stato di Palestina Gaza è solo l’ultimo capitolo di questa storia di Alberto Negri - Il manifesto del 1 agosto 2025 - La Cisgiordania, Gerusalemme Est inclusa, conta adesso oltre 300 insediamenti israeliani e 750mila coloni a fronte di 3,3 milioni di palestinesi: ai tempi degli accordi di Oslo, i coloni erano 100mila. Che cosa è stato fatto per evitarlo? Nulla. Israele ha potuto impunemente violare il diritto internazionale, gli accordi di Oslo e sbeffeggiare ogni iniziativa internazionale.

L’obbediente periferia di un impero in disfacimento di Mario Pianta - Il manifesto del 29/7/2025 - Fatti i conti, tra dazi versati al Tesoro di Washington e altri trasferimenti, la Ue si impegna a pagare a Trump in pochi anni un importo dell’ordine del Pil italiano, 2400 miliardi di dollari. «Giudico positivamente che si sia trovato un accordo» ha commentato Giorgia Meloni. Una Repubblica delle banane avrebbe ottenuto condizioni migliori dall’imperialismo yankee di un tempo.

Europa sotto assedio: non è solo una questione di dazi di Luigi Pandolfi – volerelaluna del 21-07-2025 - I diktat di Trump sui dazi obbligano Bruxelles a scegliere tra subire passivamente o rilanciare una strategia di autonomia economica e geopolitica. L’Europa, infatti, è anche un fornitore essenziale per l’economia Usa e ha, dunque, carte da giocare. E, poi, ci sono aperture possibili alle economie emergenti dei Brics. Ma le imbelli leadership europee non sembrano in grado di giocare questa partita.

Neolingua israeliana: come un progetto di campo di concentramento viene rinominato in «città umanitaria» di Moshe Zuckermann - il manifesto del 23.7.2025 -  L’idea di affamare e della distruzione totale, così come la sistematica e prestabilita disumanizzazione di coloro che sono da sterminare, non è nata nel vuoto pneumatico; il terreno fertile era già pronto.

La diplomafia di Trump: i dazi. di Barbara Spinelli - Il Fatto Quotidiano del 20/7/ 2025 - questi comportamenti sembrano indicare una supremazia globale degli Stati Uniti, simile a quella pretesa dopo la fine dell’URSS. Ma non è così, e Trump sta in realtà gestendo il disfacimento dell’egemonia statunitense. Disfacimento teatrale, volubile, e mortifero: il padrone è divenuto padrino.

Disobbedienza civile contro il riarmo di Alex Zanotelli - Il manifesto 15 Luglio 2025 - Secondo i dati ufficiali del Consiglio Europeo, dal 2014 al 2024, le spese militari e quelle specifiche in armamenti nei paesi Ue sono aumentate rispettivamente dal 121% al 325%. È sempre più evidente che il complesso militar-industriale Ue sta determinando l’agenda e i contenuti della politica estera dell’Unione europea. Ma quello che impressiona di più sono gli enormi investimenti nel nucleare. È la bomba atomica la più grave minaccia che pesa sulle nostre teste e sullo stesso pianeta Terra. Si tratta di circa 100.000 nuove bombe atomiche teleguidate presenti in cinque paesi della Nato: Belgio, Olanda, Germania, Italia e Turchia.

Dazi e guerre vere: il caos sistemico di Trump di Mario Pianta  - Fonti: Sbilanciamoci e il manifesto del 13 Luglio 2025 - tassare le esportazioni di servizi americani verso l’Europa, imporre alle piattaforme digitali Usa di pagare le tasse in Europa, affermare come standard internazionali le regole europee sulla protezione dei dati digitali, sull’intelligenza artificiale e sulla transizione verde.

Riarmo, il Belpaese dei ladri di futuro di Marco Bersani  - il manifesto del 12/07/2025 - 3,5% del Pil, significa destinare 220 miliardi di euro in più alla spesa militare. E significa che ogni manovra finanziaria da qui al 2035 sarà interamente assorbita da questa destinazione, con l’unico problema di dove reperire le risorse.

Cinque per cento in armi… Forse “solo un dio ci può salvare” di Marco Revelli – volerelaluna n° 356 del 10-07-2025 - Il cinque per cento del Pil destinato alle armi significa che circa 1000 miliardi, ogni anno, finiranno ad accrescere il già immenso potere dei grandi predatori globali come BlackRock, Vanguard, Goldman Sachs ecc. L'hanno deciso uomini che a lungo hanno lavorato per essi e che non ne sono indifferenti agli interessi. In queste condizioni, ha ancora senso parlare di Democrazia?

Il “lavoro sporco” è solo la legge della giungla di Domenico Gallo - Il Fatto Quotidiano 24/6/2025 - la faziosità dei 18 pacchetti di sanzioni adottati a carico della Russia a fronte di nessuna sanzione a Israele per fermare il genocidio dei palestinesi a Gaza. Il mantra dell’aggredito e dell’aggressore è misteriosamente scomparso di fronte all’aggressione condotta da Usa e Israele contro l’Iran.

«Restare al potere e far sparire Gaza: i due obiettivi di Bibi» di Chiara Cruciati – il manifesto del 24.6.2025 - Intervista all'analista Ori Goldberg. La nuova dottrina della sicurezza israeliana include una variazione dell’idea di Lebensraum, il concetto nazista dello spazio vitale: dobbiamo ripulire lo spazio intorno a noi

Giochi d’intelligence: le “bravate” ucraine e israeliane pari sono – L’analisi - Da Gaza a Teheran a Kiev - di Fabio Mini - Il Fatto Quotidiano 23/6/2025 - Efficienza e mistificazione Le spie sul campo han permesso i blitz di Netanyahu, e quelli di Zelensky in Russia. La capacità dimostrata pone ancor più dubbi sui “buchi” del 7 ottobre

L’imperatore non è pazzo, è indebitato di Emiliano Brancaccio – il manifesto del 22/6/2025 - Un vincolo di struttura decisivo, nel caso di Trump, è costituito dall’enorme debito degli Stati uniti verso l’estero: un rosso di 26 mila miliardi di dollari, record negativo senza precedenti. Fino a qualche anno fa, l’egemonia americana sul mondo veniva esercitata attraverso un circuito «militar-monetario» che consentiva agli Stati uniti di indebitarsi a piacimento verso l’estero anche per finanziare le campagne militari all’estero.

L’Europa dei due pesi per Bibi e per Putin di Barbara Spinelli - Il Fatto Quotidiano 22/6/ 2025 - gli occidentali ripetono che l’ucraina ha diritto di difendersi. Ma si guardano dal concedere lo stesso diritto all’Iran, compreso il diritto al nucleare civile. Le buone intenzioni negoziali manifestate a Ginevra da Parigi, Londra e Berlino sono avvelenate da chi, come il cancelliere tedesco Merz, continua a pensare che Israele stia facendo il “lavoro sporco per tutti noi”. Dicono che i tedeschi espiano una colpa verso gli ebrei. Non si capisce perché i Palestinesi e gli Iraniani debbano pagarne il prezzo.

Inseguendo la pace giusta verso la disfatta ineluttabile   di Gianandrea Gaiani - analisidifesa del 8 Aprile 2025 - la NATO si unisce alla UE e a Gran Bretagna, Francia nel tentativo di sabotare l’accordo di pace che Trump cerca di portare a compimento.

“Siamo parte del vostro sistema”: storia dell’abbraccio militare degli Usa a Kiev di Riccardo Antoniucci - Il Fatto Quotidiano 31 Mar 2025 - il Pentagono, e la Nato, sono “la spina dorsale delle operazioni militari ucraine”. La constatazione è del New York Times, che in un lungo articolo, basato su un anno di lavoro e 300 interviste, ieri ha ricostruito la storia dei rapporti tra Usa e Kiev dall’invasione russa del 24 febbraio 2022 a oggi.

Armi e tecnologie, a chi conviene il genocidio di Alberto Negri - il manifesto del 25.3.2025 - Profitti Boeing, Lockheed Martin e RTX sono tra i principali fornitori di tecnologie militari all’esercito israeliano. Dietro di loro si celano fondi d’investimento internazionali

Per cosa manifesterà la piazza del 15 marzo? di Tomaso Montanari e Francesco Pallante – volerelaluna del 14.3.2025 - gli stessi Stati europei che oggi si ergono a difensori dell’aggredito ucraino non hanno avuto scrupolo a farsi aggressori in anni recentissimi: in Iraq, in Afghanistan, in Siria, in Libia, in Libano, appunto. In Palestina, poi, si sono prontamente allineati dalla parte del carnefice, contro la vittima, sino alla soglia della plausibilità del genocidio

No al 15 marzo Quel che serve ora è dire: “Qui si fa la pace o si muore” di Elena Basile, Ginevra Bompiani, Luciano Canfora, Alessandro Di Battista, Domenico Gallo, Claudio Grassi, Raniero La Valle, Lea Melandri, Luisa Morgantini, Piergiorgio Odifreddi, Moni Ovadia, Linda Santilli, Vauro, Alex Zanotelli - Il Fatto Quotidiano 12 Marzo 2025

I traditori d’Europa e la neolingua. Di Daniela Ranieri - Il Fatto Quotidiano 12 Marzo 2025 - Addio spirito di Ventotene. La chiamata di Serra ha adunato élite militariste ed esaltati guerrafondai su una piattaforma ambigua che dà del putiniano agli assenti. Nonostante la correzione, i dubbi restano

Trump-Zelensky, tutto quello che i giornali non hanno scritto di Fabio Mini - Il Fatto Quotidiano del 3 Marzo 2025 - Lo scontro alla Casa Bianca rilanciato dai media Ue è durato tre minuti su un’ora di incontro: ecco la cronaca degli altri 57

Dati falsi sulla Russia per spingere l’UE a comprare sempre più armi di Marco Palombi Il Fatto Quotidiano 25 Feb 2025 - Da FT a Politico ai giornali italiani: “Mosca spende più dell’Europa” L’osservatorio: è falso, spendiamo il 58% in più

  Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale” di Alessandro Volpi Altreconomia del 22 Febbraio 2025 - Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova austerità e corsa al riarmo

Una telefonata e la NATO è morta di Fabio Mini - Il Fatto Quotidiano 18 Feb. 2025 - Lo schieramento occidentale basato sull’impegno americano, orgoglio della precedente amministrazione, non ha più la stessa forza. Gli Stati Uniti sono in grado di far invertire la rotta alla Nato e anche presto: al prossimo vertice di giugno all’aia basterà che venga preso atto della loro diversa percezione della minaccia russa per scardinare tutto l’impianto bellico della Nato

Elon Musk - Meraviglioso di Giovanni De Mauro – internazionale.it  24.1.2025 - “L’umanità sta tollerando che un miliardario nazista sudafricano bianco in pieno delirio di onnipotenza sputi in mondovisione su secoli di marce e battaglie ferocissime per la conquista di diritti sociali e civili. E tutto questo per cosa? Per la promessa di quattro macchine volanti, internet nel cervello e la colonizzazione di Marte?”

Benvenuti nel paradiso fiscale e casinò finanziario più grande di sempre di Alessandro Volpi Altreconomia del 23 Gennaio 2025 -  Il discorso di Trump è infarcito di richiami alla libertà che, a differenza del liberalismo, non è coniugabile nella sua visione con la tutela dei diritti individuali. Per il nuovo presidente la libertà vale solo per la nazione identitaria, fondata sul sangue -e sulla ricchezza-, escludendo tutto il resto. La retorica della libertà americana si traduce nel più feroce egoismo in cui il diritto e i diritti non hanno alcuno spazio

UE e NATO terrorizzati dall’idea che Trump negozi la pace in Ucraina di Gianandrea Gaiani - da www.analisidifesa.it del 20 Gennaio 2025 - I casi sono due: o in tre anni la propaganda NATO/UE ci ha raccontato una mole gigantesca di frottole (ben supportata in questo compito da un circo mediatico in buona parte prono che infatti continua a perdere copie, audience e credibilità), oppure le fandonie le sta raccontando adesso ingigantendo la minaccia russa per l’Europa.

  Da Biden a Trump, la menzogna del primato economico USA di Emiliano Brancaccio - Il manifesto del 18/1/2025 - Bisogna diffondere il convincimento che l’economia americana non soltanto sia primatista oggi, ma soprattutto sia destinata a crescere più di tutte le altre in futuro. Il motivo di questa ossessione verso la crescita attesa è in fondo semplice. Gli Stati Uniti continuano ad accumulare un pesante debito verso l’estero. Il passivo netto americano ha superato i 23 mila miliardi di dollari e corre impetuoso verso la soglia dell’ottanta percento del Pil.

Con amici così chi ha bisogno di nemici? di Gianandrea Gaiani – da www.analisidifesa.it 15 Gennaio 2025 - Se Washington ha tutto l’interesse a privare di fornitori competitivi il mercato energetico europeo per imporci l’acquisto del suo costoso GNL (tema sostenuto perentoriamente prima da Barack Obama, poi da Joe Biden e che Donald Trump ha già anticipato) c’è da porsi più di qualche domanda circa il reale ruolo della UE o quanto meno di questa Commissione (e di quella precedente sempre a guida von der Leyen), pronta a sacrificare gli interessi dei suoi stati membri pur di difendere quelli di Washington e Kiev.

Il suicidio dell’Europa di Marco Revelli - volerelaluna.it del 2.1.2025 Il progressivo suicidio dell'Europa per mano di una classe politica terribilmente mediocre e pronta a liquidare il nostro patrimonio di cultura della mediazione e della convivenza in nome di un' aggressiva economia di guerra trova forse una spiegazione nella disperazione di chi sa di non poter più controllare né risolvere le contraddizioni mortali che è andato accumulando. E considera il "Tempo della guerra" come una possibile soluzione.

Irreformanda: papa Francesco scioglie Sodalitium di Eletta Cucuzza - Adista Notizie n° 4 del 01/02/2025

Abusi su seminaristi: l’Istituto del Verbo Incarnato nel mirino del Vaticano di Francesco Peloso - Adista Notizie n° 3 del 25/01/2025

L’archivio dei Cappuccini racconta i tormenti del giovane Abbé Pierre di Ludovica Eugenio - Adista Notizie n° 45 del 28/12/2024

Abbé Pierre: un nuovo rapporto sul pozzo senza fondo degli abusi seriali Ludovica Eugenio - Adista Notizie n° 3 del 25/01/2025

Movimento dei Focolari: le ombre del carisma di Chiara Lubich di Ludovica Eugenio - Adista Documenti n° 42 del 07/12/2024
Una prospettiva alternativa alla narrazione ufficiale di Cecilia Sgaravatto e Monique Van Heynsbergen - Adista Documenti n° 42 del 07/12/2024
Movimento dei Focolari: le ombre del carisma di Chiara Lubich /2  di Ludovica Eugenio - Adista Documenti n° 45 del 28/12/2024
Alcune esperienze di Cecilia Sgaravatto e Monique Van Heynsbergen - Adista Documenti n° 45 del 28/12/2024