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Nestlè minaccia i coltivatori messicani di caffè
Un brevetto potrebbe danneggiare l'economia di oltre 480 mila famiglie.

dal sito web  ZNet - Rebelión - 9 Maggio 2006

Greenpeace

 

Il motto "Caffè con aroma di giustizia" potrebbe sparire prossimamente. Lo scorso 22 febbraio la compagnia Nestlè ha ottenuto in Europa un brevetto su una pianta geneticamente modificata che presumibilmente migliora la solubilità del caffè in polvere. Questo stesso brevetto è stato richiesto in Messico. Dal conseguirlo, la compagnia otterrà di incrementare il suo controllo sui produttori di caffè mentre porrà a rischio di contaminazione genetica le piantagioni di caffè convenzionale e biologico di cui il Messico è il primo produttore del mondo. Il brevetto concesso è per una pianta di caffè con un enzima bloccato e riguarda il processo tecnico, le piante geneticamente modificate e l'uso dei grani per produrre caffè solubile. La sua coltivazione in Messico minaccerebbe gravemente l'economia di più di 480.000 famiglie di lavoratori del caffè e circa 500 organizzazioni contadine ed indigene che dipendono dal caffè.

"Noi organizzazioni produttrici di caffè biologico e convenzionale del Messico rifiutiamo con forza questa possibilità ed esigiamo dal governo che non conceda questo brevetto e che proibisca la sperimentazione e la semina di caffè geneticamente modificati nel nostro paese", ha detto Fernando Celis Callejas, consulente della CNOC, che raggruppa quasi 70.000 produttori di caffè del nostro paese.

"Per i produttori di caffè dell'America latina rappresenterebbe un duro colpo ai propri processi di miglioramento della qualità e alla conversione ad una agricoltura biologica. Nestlé non dovrebbe porre i suoi interessi economici sopra al benessere di milioni di famiglie contadine che vivono delle entrate che genera la commercializzazione dei grani e che ottengono risorse addizionali per farlo in modo sano", ha detto Victor Perezgrovas, presidente del Coordinamento Latinoamericano e dei Caraibi per un Commercio Giusto.

"Nestlé ha anche chiesto brevetti per transgenici di cacao e di batteri dello yogurt. A beneficio dei consumatori che rifiutano di mangiare organismi geneticamente modificati, Greenpeace invita la Nestlé a rinunciare pubblicamente all'uso dei transgenici, poiché i rischi che questi ingredienti creano per l'economia, l'ecologia e la salute non sono accettabili", ha detto Areli Carreón, coordinatrice della campagna dei consumatori di Greenpeace Messico.