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PAPA BERGOGLIO

La mano di Bannon nella fronda anti-papa di Luca Celada - “il manifesto” del 14 febbraio 2017 -  Con i manifesti contro il papa, affissi anonimamente a Roma sabato scorso, sono affiorati i contorni di uno scontro in atto fra riformisti e integralisti e quelli di un ordito che legano questi ultimi agli elementi più reazionari della nuova Casa bianca

 Bergoglio contro i tariffari delle chiese «Basta soldi per messe e battesimi» di Gian Guido Vecchi “Corriere della Sera” del 22 novembre 2014

 Un’obiezione all’obiezione del papa di Furio Colombo Il Fatto Quotidiano” del 18 novembre 2014 - Caro Furio Colombo, sono rimasta sorpresa e stordita  dall’esortazione  ai medici di Papa Francesco che dice: “Fate obiezione”, quando si tratta di aborto e di eutanasia. E sono colpita dalla terribile espressione “falsa compassione” per chi aiuta a chi chiede disperatamente un aiuto estremo. Torna a funzionare l’automatismo spietato detto “potere della Chiesa”. Il Papa sarà anche buono e simpatico, ma il potere della Chiesa non cede terreno.

 Il Papa dei poveri e i burocrati sordi di Marco Politi “il Fatto Quotidiano” del 26 novembre 2014

Attacco al Papa di Marco Politi “il Fatto Quotidiano” del 18 settembre 2014 I lupi si sono svegliati e muovono all’assalto del papa argentino

L’ossessione di Bergoglio per il diavolo Anthony Faiola - Washington Post - Traduzione di Belinda Malaspina fonte: www.cdbitalia.it martedì, 27 maggio 2014 Gli insegnamenti su Satana dispensati dal nuovo papa, salito al soglio di Pietro da poco più di un anno, sono già da considerarsi come i più antiquati almeno dai tempi Paolo VI

Papa Francesco La “conversione” dei tradizionalisti di Sergio Paronetto “Adista” - Segni Nuovi -n. 32 del 2 novembre 2013 - ll Foglio di Giuliano Ferrara, già organo degli “atei devoti”,diventato ora l'avanguardia del movimento anti-Francesco,

Giovanni Franzoni: «Bergoglio è simpatico e popolare ma non tocca i nodi della chiesa» di Luca Kocci “il manifesto” 5 ottobre 2013 - L’immagine crea simpatia e consenso, ma devono arrivare anche delle decisioni su questioni controverse, altrimenti è solo apparenza.

Il pressing della Santa Sede: «La guerra per vendere le armi» di Luca Kocci “il manifesto” del 10 settembre 2013 - Non è rimasta senza eco la denuncia di papa Francesco sullo stretto legame fra conflitti e commercio delle armi.  Bisogna «dire no alla proliferazione delle armi e al loro commercio 

Da Benedetto a Francesco. Così è rinata la mia speranza nella Chiesa di Hans Küng “la Repubblica” del 2 ottobre 2013 - Bergoglio ha subito cambiato stile: niente più mitra con oro e pietre preziose, niente porpore e mantelli,né ermellini, niente scarpe rosse confezionate smisura, niente trono sontuoso con la tiara.

Papa, i non credenti e la risposta di Agostino di Vito Mancuso La Repubblica 13 settembre 2013 . La differenza peculiare quindi non è tanto l'accettare o meno  la divinità di Gesù, quanto piuttosto, più in profondità, la potenzialità
 divi
na dell'uomo. La confessione della divinità di Gesù è certo  importante, ma non è la questione decisiva, prova ne sia
  c
he nei primi tempi del  cristianesimo vi furono cristiani che guardavano a Gesù come un semplice uomo in seguito "adottato" da Dio per la sua particolare santità -

Il papa disarma le crociate di Luca Kocci “il manifesto” del 20 settembre 2013 - Mettere da parte i toni da crociata sulle questioni etiche come aborto, contraccezione e coppiomosessuali, senza però stravolgere i fondamenti della  dottrina cattolica. Modificarle strutture di governo della Chiesa verso una maggiore collegialità, tenendo presente che per fare le riforme ci vuole tempo.

Dottrina e misericordia, dov’è la rivoluzione di papa Bergoglio? di Maria Mantello da  Micromega online del 24.9.2013 - Dove è la rivoluzione? Tutto resta nella triade: caduta, pentimento, perdono. Tanta misericordia se ti penti, ma la dottrina resta dottrina e il catechismo il suo manuale.

La “porta chiusa” di Papa Francesco. La delusione delle donne sul tema del sacerdozio femminile di Claudia Fanti ADISTA n° 29  del 31.8.2013 -  «Mi risulta inaccettabile continuare a sentir parlare delle donne come se fossimo un gruppo di persone immature che non possono assumere decisioni e hanno bisogno che altri, gli uomini, dicano loro cosa possono o non possono fare. È ora di iniziare a parlare con le donne e non delle donne».

  Forma e sostanza: cosa cambia nel rapporto con i gay dopo le parole del Papa? Ludovica Eugenio ADISTA n° 29 del 31.8.2013

  Monarchia papale, addio? Una campagna per il decentramento della Chiesa di Claudia Fanti “Adista” - documenti – n. 29 del 31.8.2013 - siano i fedeli di ogni  diocesi, in unione con il clero locale, a scegliere  il proprio vescovo, individuando nel decentramento della Chiesa
 la condizione necessaria per portare avanti tutte le riforme  necessarie.

La chiesa dell'empatia di Vito Mancuso la Repubblica” del 30 luglio 2013 - È infatti insostenibile la posizione cattolica tradizionale riguardo sia alle persone omosessuali, sia alle persone divorziate, sia al ruolo attualmente ricoperto dalle donne all’interno del governo della Chiesa.  E occorre coerenza: non si può proclamare a parole il rispetto  per le persone omosessuali e la pari loro dignità di figli di Dio e poi giudicare la loro condizione come condannata dalla legge naturale e dalla Bibbia; al contrario, se veramente si vuole mostrare in modo concreto il rispetto di cui si parla nei loro  confronti, occorre mettere in atto ermeneutiche conseguenti

 Bergoglio lava più bianco. La rivoluzione a parole di papa Francesco di Valerio Gigante micromega - online del 24 luglio 2013   - Quello che maggiormente sorprende in questa prima fase di permanenza alla guida della Chiesa di papa Francesco è il coro pressoché unanime di consensi che l’ex arcivescovo di Buenos Aires sta raccogliendo. Ma pauperismo e «francescanesimo a puntate» sembrano più funzionali ad una gigantesca operazione di marketing piuttosto che ad una reale riforma delle strutture della Chiesa. Un'analisi controcorrente della “nuova Chiesa” di papa Bergoglio.

Papa Francesco il “giustizialista” di Marco Politi “il Fatto Quotidiano” del 12 luglio 2013 - Perché Bergoglio sta mandando in frantumi tutto il castello secolare, fondato sulla regola che è meglio tacere eventuali  crimini e illegalità per non scandalizzare il gregge dei fedeli.

 Un segno potente ai potenti di Luca Kocci “il manifesto” del 9 luglio 2013 - È stato un gesto potente quello di Papa Francesco: il primo viaggio apostolico del suo pontificato a Lampedusa, porta d'ingresso verso  l'Europa che molti vorrebbero chiusae impenetrabile ai migranti provenienti da sud

 La paura della modernità  di Vito Mancuso “la Repubblica” del 6 luglio 2013 - Più in generale penso che il testo della Lumen fidei riproduca la teologia ratzingeriana soprattutto in alcuni capisaldi come la contrapposizione tra fede cristiana e mondomoderno, la polemica contro il relativismo , il radicamento della ricerca teologica nell’obbedienza al Magistero

 Chi vuole la testa di papa Francesco  di Marco Politi “il Fatto Quotidiano” del 10 luglio 2013 - Papa Francesco dà fastidio ai conservatori ottusi, ai prelat i traffichini, ai cinici amanti del potere: per la pulizia che vuole introdurre negli affari vaticani, per la coerenza che pretende dal clero, per i rimproveri ai vescovi-principi

«Dobbiamo pensare che papa Francesco è simbolo di una grande riforma della Chies intervista a Frei Betto a cura di Gianfranco Monaca Tempi di Fraternità” del maggio 2013 - un cristiano non solo può, ma direi di più, un cristiano nell'attuale struttura della Chiesa DEVE essere anticlericale

 Non lasciamo che la primavera si trasformi in inverno. Potere e povertà di Hans Küng The Tablet” dell'11 maggio 2013 (traduzione: www.finesettimana.org) - che cosa bisognerà fare  se le nostre aspettative di riforma saranno deluse? È passato il tempo in cui il papa e i vescovi potevano contare sull'obbedienza dei fedeli

L'inquisitore e il salvatore nella Chiesa dei due papi -  intervista a Mattew Fox a cura di Eleonora Martini “il manifesto” del 13 aprile 2013 - Ma sono tre gli scandali maggiori su cui dovrebbe cimentarsi: quello finanziario, quello sessuale (per affrontare il quale dovrebbe rendere opzionale il celibato e aprire alle donne), e c'è un problema di natura teologica. Infatti, con la repressione  messa in atto oggi la Chiesa non ha più pensatori liberi. Perciò solo eliminando l'inquisizione si può davvero voltare pagina.

Papa Francesco, ma a noi donne che ci manca?   di Lidia Ravera Il Fatto Quotidiano del 15 marzo 2013 - Possiamo scegliere soltanto fra Maddalena e Maria, tertium non datur? Qual è la tara che ci rende indegne di esercitare quello che è un diritto di tutti i cittadini e le cittadine? colpa di Eva?   

Così parlò il futuro Pontefice Chi è Papa Francesco? Rileggere le sue dichiarazioni da alto prelato, prima della salita al soglio di San Pietro, sono un buon modo per conoscerlo.  - "il fatto" del 15.3.2013 - “Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L’ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l’uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell’uomo, ma niente più di questo”.

“I due volti di Bergoglio tra fede e militari” di Horacio Verbitsky il Fatto Quotidiano”  del 19 marzo 2013 - è un conservatore estremo in materia dogmatica e possiede una manifesta inquietudine sociale. In entrambi gli aspetti somiglia a chi lo designò alla guida della principale diocesi del Paese, il papa Karol Wojtyla”.

Premesse e promesse sulla riforma della Chiesa. I primi sette giorni di papa Francesco di Eletta Cucuzza - ADISTA n° 12  del 30.3.2013 - La speranza di novità ... è fondata su gesti e parole di papa Francesco apprezzati da tutti per semplicità, amicizia, familiarità

Innocente, codardo o complice? Prosegue il dibattito sul passato di Bergoglio di Claudia Fanti - ADISTA n° 12 del 30.3.2013 - La polemica sul ruolo giocato da Jorge Mario Bergoglio, allora provinciale dei gesuiti, durante il regime militare in Argentina non si è placata

«Bene i segni. Finisce la papolatria, ora la riform intervista a Frei Betto a cura di Roberto Montefortel'Unità”  del 21 marzo 2013 - «Spero che non si fermi ai gesti dell’inizio del pontificato. È chiaro che si rendono necessari gesti più profondi. La cosa più importante è cambiare la struttura di governo della Chiesa. Affinché il Papa non sia più un monarca assolutista come accade oggi solo in Arabia Saudita. Bisogna che il Papa non solo si spogli dell’oro, o che si avvicini al popolo, ma che abbandoni anche titoli quali Sommo Pontefice e tutto quello che favorisce la papolatria

Il Papa argentino. Francesco I, il conservatore popolare nei torbidi della dittatura di Gennaro Carotenuto* dal sito http://www.gennarocarotenuto.it  giovedì 14 marzo 2013- Jorge Bergoglio, Papa Francesco I, è quello che in Argentina si definisce un “conservatore popolare”, un esponente tipico –e dichiarato- della destra peronista. Sinceramente attento alla povertà, umile a sua volta, ha già rinnovato con successo la chiesa argentina senza modificarne il segno politico conservatore